lunedì 22 giugno 2009

IL CIELO SOPRA




Dopo una giornata così così, questa sera un cielo meraviglioso sopra la mia testa, sopra la valle, sopra di voi. Per vedere una selezione delle foto puoi cliccare QUI. Ciao

lunedì 15 giugno 2009

DALLA MIA CIMA VEDRAI TUTTE LE ALPI. DA TUTTE LE ALPI VEDRAI LA MIA CIMA.

Ieri pomeriggio, a Torre Pellice, ho assistito alla presentazione del bellissimo libro di foto "Omaggio al Monviso" di Guillaume Vallot. Mi ha fatto venire una voglia pazzesca di montagna. E ho messo insieme qualche foto fatta in questi anni al "Drago", una montagna che per me è qualcosa di speciale per molti motivi, uno tra i quali l'esserci salito esattamente 20 anni dalla morte di mio padre, lasciando lassù una foto di noi due. Le foto potete vederle QUI, naturalmente non valgono un decimo di quelle di Guillaume Vallot...

domenica 14 giugno 2009

DOSSIER OUM DHOUIL - 6: Visita ad E.

Un giorno siamo andati a trovare E. E' stata una visita emozionante; nelle nostre prime visite a Oum Dhouil lei era una delle ragazze con le quali avevamo fatto più amicizia. Ricordo bene che quando c'era musica, lei era una delle prime a legarsi un foulard attorno ai fianchi ed a lanciarsi a ballare, con quel modo molto sensuale di muoversi che, apparentemente, fa a botte con la repressione sessuale prematrimoniale che abbiamo visto negli anni. Secondo me non le sarebbe spiaciuto sposare Nabil, il fratello di Monia. Ogni volta che siamo stati al villaggio siamo andati a trovarla. Con grande piacere reciproco.


La sua è una storia particolare, ma certo non unica al villaggio. Lei ha sposato un uomo per amore, ma contro il volere di suo padre. Da allora può andare a trovare sua madre solo di nascosto, quando il padre non è a casa. Ora dice che la malattia della sua bimba, che ha il diabete, "è il castigo di Dio per essermi sposata contro il volere di mio padre...".

Ad un certo punto, quando già stavano per sgorgare lacrime, degli uni e degli altri, il clima è stato rasserenato dalla comparsa di un tipo, probabilmente un parente, con un look veramente spettacolo; praticamente la quintessenzadellatamarritudine. E' stata una ventata di freschezza ed ilarità. Grandioso...

Quando stavamo per andare via, lei ci ha rimproverato perchè "venite sempre a trovarmi quando state per partire...". Le ho risposto che le visite più importanti le teniamo per la fine, così ci restano più a lungo nel cuore.

E così giù lacrime, degli uni e degli altri...

martedì 9 giugno 2009

MALVISTO. DAGLI ALTRI.

Non è vero che la campagna elettorale sia stata brutta, o inutile. S’è parlato poco di Europa. Ma in compenso s’è parlato molto di Berlusconi e della sua indegnità a rappresentare l’Italia. Si è toccato con mano ancora una volta il suo disprezzo per le regole. Si è constatata la geometrica potenza del suo conflitto d’interessi, che gli ha consentito di scorrazzare per tutte le tv, senza una domanda, come se fossero casa sua (e in effetti, come gli ha ricordato la direttora di Rai Parlamento, Giuliana Del Bufalo, lo sono). Ora che il plotone di europarlamentari appena eletti sta per partire alla volta di Bruxelles e Strasburgo, ci permettiamo un auspicio per quelli dei partiti di opposizione: andate al Parlamento europeo e occupatevi soprattutto di lui, di Silvio Berlusconi. Denunciate le vergogne che quotidianamente perpetra in Italia, tenete alta l’attenzione delle istituzioni comunitarie sull’incredibile “caso Italia”, sollecitatele a prendere posizione e a occuparsi di noi senza tregua. Chiedete l’apertura di procedure di infrazione per lo scandalo del monopolio televisivo berlusconiano, che viola tutte le regole europee sulla libera concorrenza (vedi sentenza della Corte di Lussemburgo sullo scandalo Rete4-Europa7).
Per finire questo articolo di Marco Travaglio clicca QUI

DOSSIER OUM DHOUIL - 5: Photogallery: persone

Ci siamo noi 5, ci sono loro tanti, c'è la famiglia di Monia, ci sono i bambini che giocano, ci sono le donne ad una festa. Persone, senza aggettivi. Per vedere tutte le foto clicca QUI. Ciao.

sabato 6 giugno 2009

DOSSIER OUM DHOUIL - 4: Photogallery: Tunisia verde


Per la prima volta, dopo essere stati 6 volte ad Oum Dhouil, abbiamo visto il verde; abbiamo visto fare il fieno, che loro fanno per l'estate (quando tutto si secca, ed il verde diventa giallo), abbiamo visto un paesaggio conosciuto sotto un altra "coperta"; è stata una bella novità. Per vedere tutte le foto cliccare QUI. Ciao.

venerdì 5 giugno 2009

DOSSIER OUM DHOUIL - 3: La visita a casa di M.

Quando siamo arrivati credo loro ci stessero aspettando già da ore. Era uno di quei posti dove volevo andare, durante questa visita ad Oum Dhouil. Ci avevano preparato il pane, quello fatto nel forno che molte case hanno, fuori in cortile. Quel pane meravigliosamente caldo, salato, che loro appiccicano alle pareti del forno, e che poi staccano a mani nude, rischiando ogni volta di ustionarsi.
La sorella di M. era già venuta diverse volte a casa, come a spingere la causa presso Monia, sicuramente sua madre la pressava perchè ottenesse che noi andassimo a trovarla. Voleva in qualche modo sdebitarsi con noi, che un paio di anni fa abbiamo provato a dare una mano a M., suo figlio. Quando siamo arrivati l'ho abbracciata forte, e lei lo stesso con noi. Ci parlava e parlava, e noi che non capivamo niente, forse neanche le traduzioni di Monia.
Ma non era necessario, lo capivamo benissimo cosa ci voleva dire, perchè ce lo diceva al di là delle parole.


E pensare che noi non siamo riusciti a fare praticamente niente per suo figlio. Però ce lo ricordiamo bene; un omone dall'aspetto che intimorisce, ma buono come il pane; ogni volta che tornava a casa portava qualcosa per Blanca: un succo di frutta, una banana, cose così, piccole; e voleva sempre prenderla in braccio, farsi fotografare con lei.

La mamma ha iniziato a sbaciucchiare Blanca, una volta, due, tre. "Aaarghh!!!", ha urlato lei, che non sopporta troppe smancerie; allora l'hanno lasciata andare, in giro per quel bel cortile con gli ulivi, ogni tanto compariva sulla porta.

Ci hanno fatto sedere sui tappeti, abbiamo salutato il papà di M., che è malato e per tutto il tempo è stato disteso sul suo materasso.
Ho fatto onore alla loro ospitalità, perchè di quel pane ne ho mangiato un quintale, caldo e con il loro olio di oliva, buonissimo, ogni tanto un bicchiere di c.c. per mandare giù il malloppo senza danni (apparenti...). Poi siamo usciti in cortile per le foto, sono comparse un paio di ragazze "rustiche" (una aveva degli occhi impressionantemente verdi)

e mi sono sbizzarrito con gli scatti; ad un certo punto erano tutte lì vicino a me, per vedere nello schermo le foto fatte . Di colpo ho girato la macchina foto e le ho prese tutte insieme da sopra, con i loro sorrisi.

Quando siamo andati via la mamma ha continuato a parlarci, abbracciarci e benedirci.
Noi non le abbiamo detto niente della vita che probabilmente M. fa giù al sud, a raccogliere frutta e verdura, in chissà quali condizioni. Lei non lo sa, ed è meglio così.

mercoledì 3 giugno 2009

ANCHE QUESTA E' RESISTENZA.

Jo in Cape Town, march 2008

Ho conosciuto Joseph a marzo del 2008, a Cape Town in Sudafrica, dove entrambi abbiamo partecipato ad un incontro tra organizzazioni europee ed africane che si occupano di scambi di giovani volontari. Cinque minuti dopo avere fatto conoscenza stavamo già ridendo come due imbecilli, e siamo andati avanti così per una settimana, in ogni momento libero. Un giorno ci siamo detti "perchè non proviamo a mettere su un progetto direttamente tra le nostre due organizzazioni, senza intermediari, per fare venire in Italia un volontario per un pò di mesi a farsi una bella esperienza?". Sembrava un utopia. Fino a stasera. Quando l'ho visto. L'ho voluto subito toccare, per verificare che fosse veramente lì. Il volontario. Il frutto di quell'idea balzana, nata tra due uomini qualunque che ridevano come matti appena avevano un attimo per farlo. E' arrivato. Ce l'abbiamo fatta. Joseph, ce l'abbiamo fatta! Non ci avrei scommesso 5 centesimi. Per carità, è stato interessante e stimolante fare questo lavoro di preparazione, con almeno 50 mail e circa 80 sms fra me e Joseph (con il quale nel frattempo abbiamo cominciato a chiamarci "fratello", "pale brother", "my friend", eccetera). Ma in fondo credevo che non avessimo uno straccio di possibilità di ottenere il visto. Con l'aria che tira, poi.
Già, l'aria che tira. Un motivo in più per essere contenti, ed anche un pò orgogliosi, per avere fatto qualcosa che mai come oggi è controcorrente. Anche questa è resistenza.

martedì 2 giugno 2009

HI!, PEOPLE IN KAMPALA, UGANDA!


This is a message for the friends of Rose Mirembe, in Kampala, Uganda. If you want to see more pictures of the wedding of Rose & Luca, please click HERE (and then click on "gallery wiew" and then on "full screen"). If you want to post a comment, click on "COMMENTI", below the post. Have fun!

DOSSIER OUM DHOUIL -2: Photogallery "I mercati"


Uno dei più grandi godimenti del viaggio è fare fotografie, per me sarebbe inconcepibile andare in un posto senza la macchina fotografica. Le immagini sono dei mercati di Menzel Temime ed El Mida. Per vedere le foto cliccare QUI