
Tutto avviene come progettato. La sala ribolle di rabbia e saliva, del rumore inutile delle posate. Immagina. Essere affamato. Avere davanti agli occhi ogni ben di dio. E non riuscire a infilare in bocca nemmeno un boccone.
Alla fine entrano Pakala e Tandala. Danno un'occhiata alla tavolata e domandano: "Brava gente, che fate?" Risposta: "Cerchiamo di mangiare". Domanda: "E perchè non riuscite?". Risposta: " Non lo vedete, sciocchi? Con queste posate?". Pakala e Tandala si scrutano inarcando le sopracciglia, poi rispondono: "Sciocchi sarete voi! State a vedere". Si siedono l'uno di fronte all'altro e cominciano a mangiare. Pakala allunga il cucchiaio attraverso la tavola e dà da mangiare a Tandala, e Tandala fa lo stesso con Pakala. Gli altri li imitano e, boccone dopo boccone, si mangiano tutto.
Il diavolo Belzebù, furente, insegue il diavolo piccolo, quello con gli occhi come fagioli neri, e lo prende a bastonate per tutte le caverne dell'inferno.
Quando gli uomini si alzano dal banchetto, del cibo rimangono solo briciole."
Oggi ho letto un libro. Tutto di un fiato. Si chiama "Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani". La fiaba sta sul libro. Lo ha scritto un educatore di Torino. Si chiama Fabio Geda. Il libro è bellissimo.
Il titolo della foto in alto è: "Monsu Turina sotto la pioggia. Bibiana, sabato 18 aprile 2009". Cosa ci azzecca con la fiaba? Niente. Perchè, deve azzeccarci per forza qualcosa?
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