...qualche giorno fa. Da allora è rimasta giù, nei boschi vicino casa, il suo piccolo nascosto qui intorno. La vedo mattina e pomeriggio, mi traversa la strada, va in giro nei prati, probabilmente in cerca di cibo.
L'altra mattina stavo facendo colazione, tranquillo in cucina, caffè e marmellata, rassegna stampa radio tre. Lei è arrivata dal bosco, ed è venuta verso di me. Sono corso a prendere la macchina foto, e l'ho immortata.
Ciao, vicina.
"PAPA', TU SEI COME LA MOZZARELLA DI BUFALA: DA FUORI SEMBRI UN PO' DURO, MA DENTRO SEI MORBIDO". Una figlia dal nome corto.
mercoledì 29 giugno 2011
martedì 28 giugno 2011
E SE FOSSE UNA VITTORIA DI PIRRO?
Chi era lassù ieri sera descrive un'atmosfera "da brivido". Descrive tanta, tantissima gente, da non riuscire ad avvicinarsi per sentire chi parlava al microfono. Gente normale, 40enni, 50enni, non "giovinastri - facinorosi - violenti", e soprattutto non pochi. Ma tanti, tanti.
Descrive il boato che è venuto dalla gente quando c'è stata la proposta di una manifestazione nazionale per domenica. Nazionale, e non solo più locale, perchè sono molte le persone che chiamano da fuori per chiedere come potere dare una mano, mostrare solidarietà. E perchè di domenica? Perchè i commercianti hanno chiesto che questa volta la manifestazione venisse fatta di domenica e non di sabato, per potere esserci anche loro. Segnale significativo.
Altrochè "pochi protestatari".
Osservando le reazioni unanimi della politica di ieri, però, mi viene da pensare che il vero confronto ormai è un altro: la gente normale di quà, il palazzo e i servi di là.
Per saperne di più, un articolo di uno che la sa lunga, che spiega e documenta. Uno che in Val Susa ci vive. Luca Mercalli. Cliccando QUI.
Descrive il boato che è venuto dalla gente quando c'è stata la proposta di una manifestazione nazionale per domenica. Nazionale, e non solo più locale, perchè sono molte le persone che chiamano da fuori per chiedere come potere dare una mano, mostrare solidarietà. E perchè di domenica? Perchè i commercianti hanno chiesto che questa volta la manifestazione venisse fatta di domenica e non di sabato, per potere esserci anche loro. Segnale significativo.
Altrochè "pochi protestatari".
Osservando le reazioni unanimi della politica di ieri, però, mi viene da pensare che il vero confronto ormai è un altro: la gente normale di quà, il palazzo e i servi di là.
Per saperne di più, un articolo di uno che la sa lunga, che spiega e documenta. Uno che in Val Susa ci vive. Luca Mercalli. Cliccando QUI.
domenica 26 giugno 2011
giovedì 23 giugno 2011
Ma può darsi che, quando prossimamente arriveranno, i bastonatori della forza pubblica, ci sia anch’io tra i bastonati...
Due valli più in là si sta giocando una partita importante. Un movimento di popolo, di gente, normale. Non pochi, non facinorosi. Chi ci va regolarmente me la racconta così. Aspettano. Dicono che tra poco arriveranno e gli faranno male.
Ma gli conviene, andare e fargli male? Useranno l'esercito, la polizia, contro la gente? In realtà io credo che stiano esitando, nessuno vuole prendere in mano la patata bollente.
Certo, subito li scaccerebbero. Ma poi, sarebbe davvero una vittoria?
C'è una lettera. Di una nonna della Val Susa.
Dice così:
"Caro Piero Fassino,
sono una vedova ottantenne, militante NO TAV e fino a poco tempo fa iscritta DS a Rivoli. Abito a Villarbasse da sola perché mio marito è deceduto meno di due anni fa. Dopo la tua recente comparsa al TG regionale, in cui ribadivi seccamente la volontà del PD e tua personale di forzare assolutamente la resistenza dei NO TAV all’inizio dei lavori per il TAV, sia con la forza pubblica sia con l’intervento del pur esecrato governo con l’esercito, ho sentito di doverti dire qualcosa. Già mi aveva amaramente delusa a questo riguardo la posizione in generale del tuo, e prima anche mio, partito per decenni. Da te però non mi aspettavo la durezza che hai dimostrato poiché tra i politici credo tu sia tra i pochi che conoscono la Valle di Susa, da dove trai le tue origini, nella sua conformazione fisica e nel sovraccarico già ora di ferrovia, autostrada, due strade statali. I tuoi genitori sono sepolti nello stesso cimitero dei miei e recentemente anche di mio marito. Tuo padre, che ha rischiato la vita da partigiano proprio in questo pezzo di Piemonte, forse sarebbe anche lui insieme agli oppositori dello scempio distruttivo, deleterio, costoso e inutile che si vuole fare. (continua)
Ma gli conviene, andare e fargli male? Useranno l'esercito, la polizia, contro la gente? In realtà io credo che stiano esitando, nessuno vuole prendere in mano la patata bollente.
Certo, subito li scaccerebbero. Ma poi, sarebbe davvero una vittoria?
C'è una lettera. Di una nonna della Val Susa.
Dice così:
"Caro Piero Fassino,
sono una vedova ottantenne, militante NO TAV e fino a poco tempo fa iscritta DS a Rivoli. Abito a Villarbasse da sola perché mio marito è deceduto meno di due anni fa. Dopo la tua recente comparsa al TG regionale, in cui ribadivi seccamente la volontà del PD e tua personale di forzare assolutamente la resistenza dei NO TAV all’inizio dei lavori per il TAV, sia con la forza pubblica sia con l’intervento del pur esecrato governo con l’esercito, ho sentito di doverti dire qualcosa. Già mi aveva amaramente delusa a questo riguardo la posizione in generale del tuo, e prima anche mio, partito per decenni. Da te però non mi aspettavo la durezza che hai dimostrato poiché tra i politici credo tu sia tra i pochi che conoscono la Valle di Susa, da dove trai le tue origini, nella sua conformazione fisica e nel sovraccarico già ora di ferrovia, autostrada, due strade statali. I tuoi genitori sono sepolti nello stesso cimitero dei miei e recentemente anche di mio marito. Tuo padre, che ha rischiato la vita da partigiano proprio in questo pezzo di Piemonte, forse sarebbe anche lui insieme agli oppositori dello scempio distruttivo, deleterio, costoso e inutile che si vuole fare. (continua)
UNA NASCITA NEL PRATO, STASERA.
domenica 19 giugno 2011
Attualità Italiana
«Andatevene dalla stanza se perdete,
andatevene quando il vostro tempo è finito.
E’ vile sedersi e brancicare le carte,
e maledire le perdite con occhi cerchiati,
piagnucolando per tentare ancora».
(Da l'antologia di Spoon River)
andatevene quando il vostro tempo è finito.
E’ vile sedersi e brancicare le carte,
e maledire le perdite con occhi cerchiati,
piagnucolando per tentare ancora».
(Da l'antologia di Spoon River)
martedì 14 giugno 2011
FOTOCRONACA MINIMA RECENTE
Niente di buono in vista sulle colline sopra il villaggio. Primi di Giugno 2011
La bambina dal nome corto in braccio ad uno spasimante
La bambina dal nome corto incontra il limite...
Cucù!
Cugine
Siamo piccole ma cresceremo
Nuovole spettacolose dal balcone di casa, in una sera di Giugno 2011
Spettacolosa nipote
L'alba da casa
Blanca agricola
Una delle figate di questo periodo è Blanca che mi guarda così dal pulmino che la porta a scuola. Ogni mattina.
Blanca nel bosco sotto casa
Wild parking
Gli idioti del giorno prima
La bambina dal nome corto in braccio ad uno spasimante
La bambina dal nome corto incontra il limite...
Cucù!
Cugine
Siamo piccole ma cresceremo
Nuovole spettacolose dal balcone di casa, in una sera di Giugno 2011
Spettacolosa nipote
L'alba da casa
Blanca agricola
Una delle figate di questo periodo è Blanca che mi guarda così dal pulmino che la porta a scuola. Ogni mattina.
Blanca nel bosco sotto casa
Wild parking
Gli idioti del giorno prima
lunedì 13 giugno 2011
martedì 7 giugno 2011
lunedì 6 giugno 2011
giovedì 2 giugno 2011
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