"PAPA', TU SEI COME LA MOZZARELLA DI BUFALA: DA FUORI SEMBRI UN PO' DURO, MA DENTRO SEI MORBIDO". Una figlia dal nome corto.
sabato 31 marzo 2012
Incontri molto ravvicinati - il salvataggio di un capriolo
Questa mattina il Signor EmmeGi si recava bello bello ad aprire il pollaio. Come tutte le mattine buttava l'occhio verso il prato sotto casa, hai visto mai che ci fosse qualche animalo.
Il maschio che governa il gruppetto di caprioli, nostri vicini di bosco, era incastrato con le corna in una recinto per le pecore.
Prontamente correva in casa ad avvisare la di lui moglie, intenta a biberare la bambina dal nome corto. Veniva anche svegliata la bambina dal nome spagnolo, chè lo spettacolo che si sarebbe svolto da lì a poco valeva la pena. La bambina dal nome spagnolo, in effetti, non emetteva alcun ululato tipico del momento del risveglio forzoso.
Nel giro di un attimo partiva una prima squadra mutandata di pronto intervento formata da:
- il Signor Emmegi dotato di macchina foto ed animo pronto all'impresa
- la Signora EmmeJei dotata di forbici e spirito animalista ma senza gli eccessi tipici della odierna società occidentale
- la bambina dal nome corto, in braccio alla madre, con spirito stupefatto anzichè no.
Giunto che era il terzetto nei pressi della bestia, che continuava a dimenarsi aggrovigliandosi sempre più, la bambina dal nome corto veniva abbandonata seduta nell'erba accanto alla macchina foto. Immediatamente la piccola iniziava a ululare ad alto volume.
I suoi prodi (ed un pò incoscienti) genitori si avvicinavano alla bestia, bloccando la rete e cercando di tagliarla per liberare il capriolo, stremato dallo sforzo e dallo spavento di vedere due bipedi in mutande. Dopo qualche minuto di tentativi vani, e soprattutto dopo che la Signora EmmeJei si era beccata una cornata di striscio non lontano da un occhio, la squadra di pronto intervento in mutande rientrava alla base dove li attendeva fiduciosa la bambina dal nome spagnolo.
La risalita verso casa in effetti si svolgeva con alcune difficoltà. La Signora, avendo il vizio della pressione bassa, e non avendo fatto colazione, collassava a più riprese su per il prato; il Signor EmmeGi con in braccio una figlia urlante sudava copiosamente e rischiava la frattura scomposta del timpano destro a causa degli strepiti della bambina dal nome corto, comprensibilmente spaventata dall'accaduto.
Giunto comunque in casa in qualche modo, avvisava il vicino di casa, Signor DiDi, noto per il suo sangue freddo, lo spirito pratico, e le poche parole.
Assicuratosi che la moglie era giunta quasi sana in casa, il Signor EmmeGi ripartiva lesto verso il prato, dotato di sole forbici, ma avendo indossato i pantaloni.
Giunto sul luogo dell'ingarbugliamento trovava il Signor DiDi, che aveva agguantato l'essere per le corna; cominciava quindi un paziente lavoro di coppia, dove il Signor EmmeGi aveva il compito di tagliatore ed il Signor DiDi quello di trattenitore. Il capriolo ansimava rumorosamente, con la lingua di fuori, a tratti tirava furiosamente all'indietro cercando di liberarsi. Dopo circa 10/15 minuti di lotta si giungeva festosamente al taglio dell'ultimo pezzo di rete, e la bestia si allontanava saltellando balzellon balzelloni verso il bosco.
Il Signor Emme Gi ed il Signor DiDi si avviavano verso casa sudati e contenti.
EmmeGi, EmmeJei e DiDi assicurano che le corna del capriolo maschio adulto sono affilate assai davvero.
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