martedì 1 marzo 2011

IL NOSTRO (EX?) AMICO GHEDDAFI

"Nei giorni in cui ormai anche il governo italiano ha scaricato il vecchio amico Gheddafi, vale la pena ricordare con quanta premura il ministro La Russa spedì a Tripoli le frecce tricolori, poco più di un anno fa, per festeggiare il patto d'amicizia col dittatore libico. E vale la pena ricordare con quanto ardore il ministro Maroni abbia difeso i respingimenti in Libia, già a suo tempo negoziati dal governo Prodi e dal ministro Amato e in seguito difesi a spada tratta dai vari Fassino e Chiamparino... Facile oggi scaricare il regime di Gheddafi come criminale. Ma negli annali di storia resterà traccia della politica dei governi passati. Questo blog denuncia da ormai quattro anni i crimini della polizia di Gheddafi commessi sulla pelle dei tanti viaggiatori che dalle sabbie del Sahara raggiungevano la Libia per poi proseguire via mare verso Lampedusa. Arrestati, vessati e torturati dagli uomini del regime che l'Italia aveva promosso a fidati cani da guardia del cortile europeo. Non abbiamo avuto molto ascolto in questi anni. Adesso che tutti i riflettori sono puntati su Tripoli, proviamo a rilanciare quelle notizie. Di seguito trovate TUTTE LE NOSTRE PUBBLICAZIONI SULLA LIBIA Il primo rapporto del 2007, il viaggio a Tripoli nel 2008, l'audiodocumentario di Herzog, il film "Come un uomo sulla terra", le telefonate nei campi di detenzione, tutte le inchieste fatte al tempo dei respingimenti e la campagna "Io non respingo". Aiutateci a diffonderle in rete. E che nessuno dei nostri politici adesso giochi al nonlosapevo. "
(Dal sito www.fortresseurope.blogspot.com)

Quello che vedete nella foto è un camion sul quale è montato un contanier per il trasporto dei migranti catturati per noi dai libici. Nella storia non troppo lontana qualcun altro era solito trasportare le persone così, come bestie. Ricordate?

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