lunedì 26 novembre 2012

STA DIVENTANDO UN'ABITUDINE!

Le foto sono di ieri mattina. Dopo la fantastica esperienza di domenica scorsa, questa settimana sono tornato in fondo al prato altre tre volte, sempre alla stessa ora, arrivando con il buio e stando ad aspettarli.
 

Ieri, dopo avere osservato a lungo e fotografato l'esemplare di qui sopra, ad un certo punto sono arrivati quattro giovani, veloci come missili; si sono fermati a 25/30 metri da me: dopo pochi secondi, e dopo avermi studiato un pò, sono ripartiti alla stessa velocità. E' stato un altro momento magico.



Lui è il più complicato, ieri l'ho visto abbastanza bene, ma sempre da lontano.


 Loro, invece, sono sempre curiosi.






Il baule delle vecchie foto

La foto che vedete qui sopra ritrae mio nonno (a sinistra) al rientro dalla tragedia della Russia; fu uno dei pochi ufficiali a tornare vivi.
Non parlò mai di quella esperienza, al massimo rispondeva in maniera evasiva.
Poi, quando ero ragazzino, una sera di fine anni '70, bocciammo con la macchina, nei pressi di Cavour. Lui fu portato in una cascina lì vicino, mentre si svolgevano tutti gli accertamenti del caso.
E lì, seduto nella cucina di persone sconosciute, raccontò loro tutto, per filo e per segno.
Questa foto starebbe bene in un sito che ho scoperto da poco, si chiama retronaut (http://www.retronaut.com/), una miniera di foto del passato, recente e remoto.
Ci starebbero forse bene anche altre foto, che ho raccolto nel sito "Il viaggio del nonno". Sono le foto di un viaggio che sempre mio nonno fece nel 1955 per accompagnare gli operai della Montecatini al matrimonio della figlia del (ex) Re, in Portogallo.

domenica 18 novembre 2012

IL RACCONTO DI UNA GRANDE EMOZIONE

Sono in fondo al prato a fotografare i caprioli, torno per colazione”, dice il biglietto che lascio accanto a Moni, che dorme.
Alle 7 lascio la macchina giù alla curva del bosco e vado a piazzarmi. Cerco un po', fino a trovare un posto che mi pare adatto, la visuale è buona sulla zona in cui li vedo sempre dal cortile. E subito scopro perchè quest'anno sono sempre qui. Sotto gli alberi c'è un gran mucchio di mele.
E' quasi buio, ancora, scruto con il binocolo, ma non vedo niente. Ad un certo punto mi pare di scorgere qualcosa lassù in alto, nella luce fioca. Lui, invece, deve avermi visto benissimo. Lancia forte e ripetutamente il suo bramito, quel misto tra un cane che abbaia ed un maiale che grufola. E' il capobranco, richiama gli altri che stavano scendendo verso la zona di prato ai cui margini mi sono appostato. Si è appostato in una zona da cui domina tutto il prato, per controllare la presenza di eventuali pericoli. Così loro tornano indietro. Ci sono tutti, quest'anno sono sette. Da una parte sono contento per averli visti tutti in una volta, dall'altra sono deluso perchè se ne sono andati.


 Trascorre quasi un'ora, con il binocolo batto tutto il prato e i margini del bosco, niente. C'è un discreto traffico di uccelli, un picchio coloratissimo mi passa vicino, ma è troppo veloce perchè possa fotografarlo.
Mi pare di avere imparato la visuale a memoria, tante sono le volte che ho fatto su e giù con il binocolo. Ad un certo punto i miei occhi registrano qualcosa. Lassù è comparsa una macchia bianca. Un esemplare, mi pare piccolo, scende piano piano verso il fondo del prato, poi sparisce. Ricompare un minuto dopo seminascosto dietro un albero. E' comparso anche un altro esemplare, per qualche minuto mangiano le mele, sono quasi del tutto nascosti dagli alberi e dai rovi. Se non si spostano un po' non riuscirò a fare nessuna foto decente.


Poi, improvvisamente, mi viene da voltarmi verso destra, c'è un gran movimento. Sono tre esemplari che corrono giù, un giovane maschio e due femmine, una più grande dell'altra. E' valsa la pena aspettare, è uno spettacolo bellissimo, i due giovani si rincorrono su e giù per il prato. Vanno anche loro due a mangiare le mele, mentre la femmina più grande perlustra la zona. Dalla mia destra sento un bramito piuttosto forte e piuttosto vicino, è il capobranco, avvia tutti della sua posizione, forse anche me. Gli altri invece non mi hanno visto, sono abbastanza vicini e la visuale è buona, riesco a fare un po' di foto.








 Dopo un momento si avvicina anche la femmina adulta, per un po' mangiano insieme, poi lei si sposta verso su, supera un albero, e si volta verso di me. Mi ha visto, l'ho capito benissimo. Restiamo un bel momento a guardarci, io attraverso il mirino della macchina fotografica. Lei mi scruta per capire se sono un pericolo.




 Si avvia verso la parte alta del prato, ma fa solo pochi passi, poi torna indietro e si rimette a guardarmi. E' arrivata anche la giovane femmina. Che è decisamente più curiosa, infatti si avvicina piano piano verso di me. Ogni tanto blocca una zampa a mezz'aria, immobile. Come immobile sono io. Mi fanno male le braccia, bloccate in una posizione innaturale, ma non mi muovo nemmeno se viene il terremoto. Sono istanti magici. E' un incontro, non sono solo io che guardo loro. Ci guardiamo. Fratelli di curiosità. 


 E' arrivato il maschio giovane, anche lui mi guarda, accanto alla femmina adulta, che ancora una volta pare volersene andare. Poi di colpo si blocca, torna indietro e guarda alla mia sinistra. In effetti da qualche momento non vedo più la giovane femmina. Però ora la sento, o meglio sento il rumore degli zoccoli sul terreno. Ha fatto il giro da più in basso, per arrivare più vicino a me, sapendo di non potere essere vista durante lo spostamento. La sua testa spunta dall'erba, è vicina vicina. Vorrei urlare dalla felicità. Riesco a scattare a ripetizione, sperando che almeno una venga bene.
 La femmina adulta richiama la giovane incosciente. Lei e il giovane maschio si allontanano verso l'altro lato del prato, dalla parte opposta alla mia. La femmina adulta si ferma ancora un momento accanto all'albero. Lancia un paio di bramiti, mi sgancia un'ultima occhiata e saltella via pure lei.
Ora posso piangere lacrime di gioia.

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venerdì 16 novembre 2012

E' arrivata la lettera di un sindaco

"Sono il nuovo Sindaco delle isole di Lampedusa e di Linosa. Eletta a maggio, al 3 di novembre mi sono stati consegnati già 21 cadaveri di persone annegate mentre tentavano di raggiungere Lampedusa e questa per me è una cosa insopportabile. Per Lampedusa è un enorme fardello di dolore.
Abbiamo dovuto chiedere aiuto attraverso la Prefettura ai Sindaci della provincia per poter dare una dignitosa sepoltura alle ultime 11 salme, perché il Comune non aveva più loculi disponibili. Ne faremo altri, ma rivolgo a tutti una domanda: quanto deve essere grande il cimitero della mia isola?
Non riesco a comprendere come una simile tragedia possa essere considerata normale, come si possa rimuovere dalla vita quotidiana l’idea, per esempio, che 11 persone, tra cui 8 giovanissime donne e due ragazzini di 11 e 13 anni, possano morire tutti insieme, come sabato scorso, durante un viaggio che avrebbe dovuto essere per loro l’inizio di una nuova vita. Ne sono stati salvati 76 ma erano in 115, il numero dei morti è sempre di gran lunga superiore al numero dei corpi che il mare restituisce.
Sono indignata dall’assuefazione che sembra avere contagiato tutti, sono scandalizzata dal silenzio dell’Europa che ha appena ricevuto il Nobel della Pace e che tace di fronte ad una strage che ha i numeri di una vera e propria guerra. Sono sempre più convinta che la politica europea sull’immigrazione consideri questo tributo di vite umane un modo per calmierare i flussi, se non un deterrente.
Ma se per queste persone il viaggio sui barconi è tuttora l’unica possibilità di sperare, io credo che la loro morte in mare debba essere per l’Europa motivo di vergogna e disonore. In tutta questa tristissima pagina di storia che stiamo tutti scrivendo, l’unico motivo di orgoglio ce lo offrono quotidianamente gli uomini dello Stato italiano che salvano vite umane a 140 miglia da Lampedusa, mentre chi era a sole 30 miglia dai naufraghi, come è successo sabato scorso, ed avrebbe dovuto accorrere con le velocissime motovedette che il nostro precedente governo ha regalato a Gheddafi, ha invece ignorato la loro richiesta di aiuto. Quelle motovedette vengono però efficacemente utilizzate per sequestrare i nostri pescherecci, anche quando pescano al di fuori delle acque territoriali libiche.Tutti devono sapere che è Lampedusa, con i suoi abitanti, con le forze preposte al soccorso e all’accoglienza, che dà dignità di esseri umane a queste persone, che dà dignità al nostro Paese e all’Europa intera.
Allora, se questi morti sono soltanto nostri, allora io voglio ricevere i telegrammi di condoglianze dopo ogni annegato che mi viene consegnato. Come se avesse la pelle bianca, come se fosse un figlio nostro annegato durante una vacanza".
Giusi Nicolini
Seguite il blog di Gabriele Del Grande www.fortresseurope.blogspot.it

domenica 11 novembre 2012

Attacco dal cielo alla Vignassa.


Pochi minuti fa truppe alate hanno attaccato il pollaio del Signor EmmeGi, catturando una gallina, subito diventata banchetto. Richiamato dal rumore accorreva il cognato del Signor EmmeGi, dal nome maghrebino; le truppe alate si ferivano nel tentativo di fuga, e venivano quindi testè catturate e riprotette in una ex base di conigli, sempre a casa del Signor EmmeGi. Per un attimo, transitava nella testa del Signor EmmeGi un pensiero stupendo: sperimentare la convivenza tra il rapace e l'odiato gatto di casa. Immaginando la scomposta reazione della moglie, il Signor EmmeGi con rammarico rinunciava all'intento. Immediatamente venivano avvisate le truppe del Corpo Forestale dello Stato, che risultavano peraltro vacanti per festività.
Tre quarti delle galline del Signor EmmeGi venivano ritrovate incolumi e comprensibilmente indifferenti alla sorte della sorella divenuta banchetto. "Meglio a te che a me", avranno pensato.
E' un mondo così, quello delle stolte galline da uova.

POLITICHE DI RIGORE? O POLITICHE DI PUNIZIONE?

GRECIA
Dato che è il primario del reparto di oncologia più grande di tutta la Grecia, il dottor Kostas Syrigos pensava di aver visto di tutto, ma non era affatto pronto al caso di Elena, una signora disoccupata alla quale era stato diagnosticato... (Clicca QUI per continuare a leggere)

SPAGNA
Ci sono medici, in Spagna, che ogni giorno proteggono i più deboli. Ci sono medici che aggirano le regole per aiutare i propri pazienti. Perché in gioco c’è la sopravvivenza...
(Clicca QUI per continuare a leggere)

GIOIOSO ANNIVERSARIO

Non entrerò mai in politica. Scendo in campo. Il Paese che amo. Per un nuovo miracolo italiano. L’Italia come il Milan. Basta ladri di Stato. La rivoluzione liberale.
Il Polo delle Libertà. Il decreto Biondi. Vendo le mie tv. Golpe giudiziario. Giuro sulla testa dei miei figli. Lasciatemi lavorare. Sono l’unto del Signore. Ribaltone. Scalfaro è comunista. Con Bossi mai più nemmeno un caffè. Mai detto che sono l’Unto del Signore. Dini è comunista. Il popolo è con me. Prodi utile idiota dei comunisti. Visco Dracula. Toghe rosse. D’Alema è comunista. L’amico Massimo. La Costituzione è comunista. La grande riforma della Costituzione.
La Casa delle Libertà. Il premier non ha poteri. La grande riforma della giustizia. L’amico Vladimir. L’amico George. L’amico Muammar. Gheddafi leader di libertà. Nessun condono. Concordato fiscale. Scudo fiscale. Condono fiscale ed edilizio. Letta è una benedizione di Dio. Romolo e Remolo.
All Iberian mai sentita. Mills mai conosciuto. La proporrò per il ruolo di kapò. Turisti della democrazia. L’Islam civiltà inferiore. Meno tasse per tutti. Tutta colpa dell’euro. La mafia, poche centinaia di persone. Grandi opere. Sono stato frainteso. Tutta colpa delle torri gemelle. Lei è meglio di Cacciari, le presenterò mia moglie.
Il circuito mediatico-giudiziario. Fede è un quasi eroe. L’amico Bossi. Uso criminoso della televisione pagata con i soldi di tutti. L’amico Pollari. Le rogatorie. La Piovra rovina l’Italia all’estero. L’amico Pompa. Il falso in bilancio. Mangano si comportava bene, prendeva la comunione nella cappella di Arcore. La legge Cirami. Dell’Utri è perseguitato. Legittimo sospetto. Previti è perseguitato. Il lodo Maccanico. Il Ponte sullo Stretto. Il lodo Schifani. Tutti sono uguali di fronte alla legge, ma io sono un po’ più uguale degli altri.
Ciampi è comunista. Il decreto salva-Rete 4. I poteri forti. La legge Gasparri. L’Economist è comunista. Che ne direbbe di una ciulatina? I direttori dei giornali devono cambiare mestiere. Bertolaso uomo della Provvidenza. La legge Cirielli. Mussolini non ha mai ammazzato nessuno, anzi mandava la gente in vacanza al confino. Sempre stato assolto. La stampa estera copia da Unità e Repubblica. Napolitano è comunista.
Giustizia a orologeria. L’amico Minzo. I giudici sono matti, antropologicamente diversi dal resto della razza umana. Telekom Serbia è tutta una tangente. I brogli di Prodi. La commissione Mitrokhin. La giusta amnistia. I comunisti cinesi bollivano i bambini per farne concime. Farò sparire la spazzatura da Napoli in tre giorni. Ho 109 processi. Sarkozy ha imparato da me. Chi scrive di mafia lo strangolerei con le mie mani.
Il Popolo delle Libertà. Obama abbronzato. Il miracolo della ricostruzione dell’Aquila. Evadere è un diritto naturale che è nel cuore degli uomini. Ai giudici noi insidiamo le mogli, siamo dei tombeur de femmes. Il Family Day. Che fate, ragazze, mi toccate il culo? Mille giudici si occupano di me. Agostino, trova una parte ad Antonella: è impazzita, racconta cose in giro. Lodo Alfano. La Consulta è comunista. Legittimo impedimento. Partito dell’Amore e sinistra dell’odio. Il padre di Noemi autista di Craxi. Prescrizione breve.
Mai frequentato minorenni. Le mani nelle tasche degli italiani. La signora Lario mente. Processo breve. Vedi, Patrizia, tu devi toccarti. La privacy. Processo lungo. Candido Lampedusa al Nobel per la Pace. Caro dottor Fede, cioè volevo dire Vespa. Ruby nipote di Mubarak. Non chiamo Gheddafi per non disturbarlo. La legge anticorruzione. La mia fidanzatina. Siamo tutti intercettati. Solo cene eleganti. Riformare le intercettazioni. Pagavo Ruby perchè non si prostituisse.
La rapina Mondadori. L’amico Lavitola. Me ne vado da questo Paese di merda. Il miglior premier degli ultimi 150 anni. Culona inchiavabile. L’amico Gianpi. Faccio il premier a tempo perso. La maggioranza è coesa. Ho i numeri alla Camera. Traditori. Mi dimetto. Sic transit gloria immundi.

(Marco Travaglio, da Il Fatto Quotidiano, novembre 2011)


giovedì 1 novembre 2012

ARRIVA L'AUTO AD ARIA (SPERIAMO NON FRITTA)

Si narra che dovrebbe essere in vendità da metà 2013; è l'auto ad aria compressa, 100 km con 1 euro, fabbrica e concessionaria nello stesso posto.
Di seguito il link per leggere l'articolo: http://www.repubblica.it/motori/attualita/2012/06/07/news/arriva_l_auto_ad_aria-36653710/
Cliccando QUI, invece, si accede al sito dove vedere tutti i modelli.
Attendiamo speranzosi.