venerdì 25 gennaio 2013

M'ILLUMINO DI MENO 2013


IL DECALOGO DI M’ILLUMINO DI MENO
Buone abitudini per la giornata di M’illumino di Meno (e anche dopo!)

1. spegnere le luci quando non servono
2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici
3. sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria
4. mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola
5. se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre
6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria
7. utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne
8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni
9. inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni
10. utilizzare l’automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto.

"Buongiorno dottori, la famiglia Galetti aderisce a M'illumino di Meno 2013. Io, Marcello, che vi scrivo sono quell'imbecille che l'anno scorso comunicò la propria adesione raccontando in diretta che avevo installato un sensore di accensione in bagno perchè mia moglie lasciava sempre la luce accesa. Il Dottor Cirri la definì "una splendida adesione" di fronte alle orecchie di centinaia di migliaia di italiani all'ascolto quella sera. E' un orgoglio che nessuno mai mi porterà via.  
Noi si fa la differenziata dal 1994, non produciamo rifiuti organici perchè le nostre galline si mangiano tutto; dal maggio 2007 abbiamo installato i pannelli del solare termico, dal giugno 2013 l'impianto fotovoltaico. Il latte per alimentare le figlie è a km zero, lo prendiamo sempre in bottiglia e quando facciamo la spesa al mercato ci portimao dietro i contenitori per ridurre al minimo l'uso di imballaggi. Qualche volte le Signore del banco del pesce mi hanno fatto i complimenti per questo, un pò faccio il timido, un pò sono contento...Eccetera, eccetera. 
La guerra famigliare sullo spegnimento delle luci continua, le nostre due figlie combattono una battaglia con me, ed una battaglia con la mamma. In ogni caso, Dottor Cirri, l'elettricista non mi ha ancora dato il conto per l'installazione di quel sensore. Ma comunque ne è valsa la pena...

Foto: Tarzanalbis

La sera del 15 febbraio abbiamo organizzato una cena a lume di candela con un'altra famiglia di amici, a fine serata faremo decollare una piccola mongolfiera alimentata da una candela. Vi mando una foto. 
Ciao, siete grandi, mi aiutate a passare meglio l'inverno da un casino di anni. 
Vi voglio bene."

sabato 19 gennaio 2013

CINEMA FRENETICA PASSION


ECCO IL PROGRAMMA CINEFORUM DI TORRE PELLICE 2013 (dal sito www.bessai.org)

LA TESSERA PER 10 FILM COSTA 40 , SI COMPRA PRESSO:
Le Tre Galline, Via Roma 17, Luserna S.G.
Libreria Claudiana, P.zza Libertà, Torre Pellice
Edicola Pallard, Via Arnaud 13, Torre Pellice
Biblioteca C.Levi, Via R. D’Azeglio 9, Torre Pellice

COSA FAI LI' SEDUTO?! VAI A COMPRARE LA TESSERA! W IL CINEMA A TORRE PELLICE!
CAZZU CAZZU...

giovedì 17 gennaio 2013

IL CUORE DEI BAMBINI

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Dal sito di Emergency (www.emergency.it) è possibile acquistare (in DVD o download) il film "Open Heart", la storia di 8 bambini e ragazzini  Ruandesi che viaggiano in Sudan per essere operati al cuore nel centro Salam che Emergency gestisce a Khartoum.
Una delle principali protagoniste del film è una bambina, seguita dal papà.
Durante la visione del film copiose lacrime di emozione del Signor EmmeGi...

sabato 12 gennaio 2013

TORNA IL CINEMA AL VILLAGGIO?

La Rocca di Cavour emerge dalla nebbia.
Alle nove meno dieci la bambina dal nome corto si arrendeva al sonno. Alle nove e due minuti ero seduto. Al cinema. Al villaggio. Nell'attimo tra lo spegnimento delle luci e la partenza del film si alzava un urlo: "Viva il cinema a Torre Pellice!". Figata. Speriamo.

mercoledì 9 gennaio 2013

venerdì 4 gennaio 2013

AINA IL LATTONIERE

Come attrezzatura ha un tondino di 5/6 cm, un ferro a T, una cesoia tutta scassata, forbici per la lamiera, qualche martello. Niente altro. Eppure riesce a fare tubi, curve cappelli e quant'altro. Se deve saldare va da un'amico che ha la saldatrice. Dovrebbe essere incentivato! Perchè quando avrà finito il lavoro nella sua officina, un mattino di buon'ora, con tutto i materiale preparato il giorno prima, partirà da casa con tubi, curve, cappelli, la poca attrezzatura, il mangiare e farà un paio di km a piedi con tutto il carico, prenderà il bus, sistemerà la sua roba sul tetto. Dovrà aspettare che il bus sia pieno prima di partire. Magari durante il viaggio, schiacciato come un'acciuga, dovrà fermarsi per un guasto del bus. Quando arriverà vicino alla scuola si caricherà la roba sulle spalle fino all cucina della scuola stessa. Andrà a cercare chi detiene la chiave. Comincerà il lavoro ma, con l'attrezzatura che ha, sarà una fatica enorme, in posizioni scomode. Avrà magari bisogno di un attrezzo diverso, non previsto, ma in tutto il villaggio non lo troverà. Dovrà aggiustarsi così. Mezz'ora prima di finire il lavoro, scenderà la notte e lui non potrà continuare. Quindi dovrà tornare l'indomani, rifacendo tutto il tragitto. Tutto questo per quattro tubi di stufa. 

Sega utilizzata per tagliare a mano assi nella foresta
 
Ma quando gli capiterà di nuovo un'opportunità di lavoro così? I suoi abituali clienti sono più miserabili di lui. Hanno bisogno di qualche riparazione. Qualche pezzo di latta per riparare il tetto. Ma il resto del tempo cosa fa? Starà seduto fuori dalla sua “bottega”
a chiacchierare, ridere e scherzare con gli amici sfigati di questo paese. Forse passerà lì vicino un turista, e vedrà un gruppo di uomini seduti fuori dalla bottega a ridere e scherzare. E quando racconterà agli amici del suo viaggio in Madagascar dirà: “E' un bellissimo paese, ma i malgasci sono dei pelandroni, sempre seduti fuori dalle loro botteghe, a ridere e scherzare”. 
Ma Aina si deve nascondere in casa per la vergogna di non avere un lavoro?

(Estratto dal diario di mio suocero, in Madagascar tra agosto e settembre 2012 per seguire l'installazione di stufe nelle cucine di alcune scuole rurali)