venerdì 16 ottobre 2015

BARACK E MICHELLE ADERISCONO AL SOGNO?


 La stampa barbetta si muove verso un cinema di valle.
Link per leggere l'articolo di Riforma/Eco della Valli Valdesi/Radio Beckwith: http://riforma.it/it/articolo/2015/10/15/il-cinema-di-valle-prende-forma

giovedì 15 ottobre 2015

NOBEL PER LA PACE ALLA BICICLETTA

Alfred Nobel fece un mucchio di soldi con la dinamite ed il commercio di armi. Quando muore suo fratello, Ludwig, un giornale lo scambia per lui e scrive Il mercante della morte è morto. Lui, leggendo il suo necrologio, ci rimane male, decide di diventare un uomo migliore e fa testamento. Lascia tutti i suoi soldi per premiare «coloro che più abbiano contribuito al benessere dell’umanità nella fisica, chimica, medicina, letteratura e pace”.
La pace è il premio più importante.
Alfred Nobel andò dal notaio in bicicletta.
La bicicletta fa di tutti noi degli uomini migliori
 ADERISCI ALLA CAMPAGNA DI CATERPILLAR PER IL PREMIO NOBEL PER LA PACE ALLA BICICLETTA. 
TUTTE LE INFORMAZIONI QUI

mercoledì 14 ottobre 2015

IL DADO E' TRATTO.


Sul sito della Radio di Valle ha un articolo ed un'intervista sul progetto. Il link è http://rbe.it/news/2015/10/14/un-nuovo-cinema-in-val-pellice/

domenica 11 ottobre 2015

FOTO

Salamandra Lanzai

 Bimbe in posa alla rovescia
 
 Mizun Peyrota - interno uno

 Mizun Peyrota - interno due
 
Priva di titolo
 
 Rifugio Jervis

Bosco sopra Villanova, alta Val Pellice

giovedì 8 ottobre 2015

QUESTIONARIO CINEMA VAL PELLICE - ANCHE ONLINE

Il questionario sul cinema in Val Pellice ora si può compilare anche online! In trenta secondi.
Lo trovi al link: http://goo.gl/forms/uYO0E8CCE1

mercoledì 7 ottobre 2015

FUSIONE? IO DICO DI SI.

77 lo hanno fatto dal 2014 ad oggi.
57 lo faranno nel 2016.
Un gran numero ha il proposito di farlo.


QUI si può leggere il dettaglio.

E noi? Qualcuno pensa che si possa fare anche qui in valle. Io sono fra questi. 

QUI si può leggere la notizia uscita stamane sul settimanale locale.



L'AMORE CHE BATTE L'ORTOGRAFIA. PER FORTUNA...


lunedì 5 ottobre 2015

VERSO UN CINEMA DI VALLE? VERSO UN CINEMA DI VALLE!


Da anni siamo in Val Pellice siamo senza cinema. Una delle figate (fra le tante) di stare qui per me era l'idea di potere uscire di casa dieci minuti prima dell'inizio del film ed arrivare comodamente in tempo.
Voglio tornare a poterlo fare. So di non essere il solo.
C'è movimento, anche se sotterraneo, rispetto a questo sogno.
Il primo passo è la compilazione di un questionario, che si può richiedere al CAI Val Pellice (torrepellice@cai.it) o a me.
E' chiaro che in Val Pellice la voglia di cinema c'è, ma più saranno i questionari compilati, più facile (meno difficile...) sarà trovare risorse per perseguire il sogno.
Alè!

lunedì 28 settembre 2015

VABBE', MA IO COSA POSSO FARE?

 Uganda, gennaio 2014.

Per aiutare i migranti che vivono alla Crumière di Villar Pellice puoi portare

Biciclette
Vestiario da uomo, in partciolare capi pesanti per il freddo in arrivo
 Strumenti musicali
Libri in Inglese o francese
Te stesso, te stessa, a fare volontariato


FORSE NON TUTTI SANNO CHE...

 Uganda, gennaio 2014.

...così si chiamava (si chiama) la rubrica di un noto settimanale enigmistico, che "vanta innumerevoli tentativi di imitazione".

Nel villaggio a monte del villaggio, in direzione Francia, da qualche settimana è stata riaperta una struttura che poteva essere il fiore all'occhiello della valle, e ne è stato lo scandalo. Era chiusa da anni. Oggi ospita 60 migranti, richiedenti asilo per la precisione, provenienti dall'africa occidentale. Giovani uomini, per lo più.
La valle è stata scossa da polemiche in occasione del loro arrivo. Scritte notturne sulla strada provinciale, controscritte diurne a cancellare le precedenti, dichiarazioni irresponsabili di chi ha responsabilità istituzionali, proclami trogloditici.

Oggi ci ho passato la giornata, in quel posto, per una riunione.

I colleghi che ci lavorano ci hanno dato alcune informazioni, pregandoci di divulgarle con ogni mezzo, perchè più persone sanno come stanno davvero le cose, meno terreno fertile ci sarà per chi soffia sul fuoco, per chi si oppone alla storia che passa, che poi è un pò come opporsi alla pioggia.
Nel mio piccolo lo faccio anche io, indicando un collegamento con una pagina dove si possono leggere domande e risposte sulla realtà della Crumiere di Villar Pellice e, più in generale, sui progetti con i migranti della Diaconia Valdese.

Domande e risposte tipo questa:

Perchè vengono spesi così tanti soldi per i migranti anzichè per gli italiani in difficoltà?
Perchè sono due ambiti di intervento sociale totalmente separati. I fndi destinati all'emergenza migranti e quelli detinati all'assistenza locale non sono interscambiabili. E' come protestare per la gravosità delle tasse di Torre Pellice con il comune di Luserna.

O ancora:

Perchè entrano in Italia da clandestini, sui barconi?
Perchè non hanno scelta. Ottenere il visto per entrare è un procedimento molto costoso, bisogna appartenere ai ceti abbienti per poterselo permettere. Del tutto fuori portata per questi ragazzi che scappano.

Il link per leggere domande/risposte é:



https://accoglienzamigranti.wordpress.com/2015/09/01/domande-e-risposte-sul-progetto-di-accoglienza-ai-migranti-a-villar-pellice/

venerdì 25 settembre 2015

sabato 19 settembre 2015

GIORNALISMO FAI DA ME

Quasi 1500 spettatori per una rassegna di cinema estivo. Forse un numero che da solo dice poco, ma che acquista significato se la rassegna si tiene in un luogo in cima ad una collina e non in una piazza di paese, e che diventa importante se la sede è il giardino di un posto dove ci si prende cura di anziani non autosufficienti e di malati di Alzheimer, il Rifugio Re Carlo Alberto, struttura della Diaconia Valdese a Luserna San Giovanni. “Mi Rifugio al Cinema”, questo il nome della rassegna estiva, è iniziata nel 2013 (550 spettatori) è proseguita nel 2014 (1100 spettatori) e quest'anno “ha fatto il botto” con una media di oltre 120 persone a serata. 




Dodici proiezioni, il giovedì sera da metà giugno ad inizio settembre, le coperte per chi ha freddo, una tisana o un tiramisu a metà film, quando si fa l'intervallo, come si faceva al cinema una volta. L'organizzazione e la gestione sono curate da dipendenti del Rifugio in collaborazione con una piccola associazione locale (“Cineforum B'Essai”). Le proiezioni spaziano dai cartoni animati, ai film impegnati, alle proiezioni che passano temi importanti senza appesantire lo spettatore, e non mancano produzioni indipendenti (“Io sto con la sposa” quest'anno, “E fu sera e fu mattina” nel 2014). 




Lo scenario è quello della Val Pellice, dove da alcuni anni ha chiuso il cinema Trento di Torre Pellice. Qui la voglia di cinema è tanta, ed i numeri di “Mi Rifugio al Cinema” lo dimostrano. 

 

Ma perchè un posto così si è inventata una rassegna di cinema? Per portare la gente dentro la struttura, promuoverne un uso diverso, avvicinarla a chi ci vive, e provare anche a cambiarne un po' l'idea che se ne ha; non solo un posto dove si vivono situazioni di difficoltà a sofferenza, ma anche dove la popolazione può usufruire di una cosa bella, come è il cinema, in un bel giardino (che è quello del centro diurno Alzheimer del Rifugio Carlo Alberto). In poche parole un posto dove si vive. Ed anche dove si mangia. Si, perchè ad alcune proiezioni sono state abbinate delle cene a tema, e quest'anno tre di queste sono state preparate in collaborazione con il servizio della Diaconia valdese che si occupa di migranti. Anche questo è un modo “leggero” di veicolare messaggi importanti. Ed è stato un successo, con prenotazioni esaurite con giorni e giorni di anticipo.



SE NEMMENO QUESTO VI CONVINCE

 

Se non riusciamo a convincerli con motivazioni umanitarie,
se non si mettono nei panni di,
se non capiscono che siamo ricchi,
se non vedono oltre il loro naso,
se hanno reazioni infantili ed irresponsabii anche se fanno parte dello Stato,
se non sanno che sono più gli italiani andati degli stranieri venuti
se non hanno visto "Sacco e Vanzetti",
se non ricordano i cartelli "vietato ai cani ed agli italiani"

Facciamo loro leggere QUESTO ARTICOLO. Forse qualcuno cambierà idea. Perchè si chiederà "e chi lavorerà per pagarmi la pensione domani?"

Ed anche QUEST'ALTRO ARTICOLO. Forse qualcuno cambierà idea di fronte alla matematica (che non è un opinione).

Provarci non costa nulla.

QUESTA VOLTA LECCE S'E' VISTA



Questa volta l'ho vista, la bella Lecce. In una vacanza salentina in compagnia di Garcia Marquez, con storie di quando i migranti eravamo noi, ottimo cibo, misantropia tendente all'eremitaggio, giornali mattutini letti sul molo, una figlia tenerissima e l'altra nel guado, sogni di legna da tagliare, rospi da sputare, bambini imprenditori.
 


















mercoledì 1 luglio 2015

E RINGRAZIARE.

Uscendo da Firenze verso Siena, se si riesce ad evitare di finire sulla superstrada, si incontra un cimitero di guerra USA. Il posto si chiama Falciani. Ci siamo finiti per caso, impegnati appunto nella disputa contro la superstrada che cercava a tutti i costi di assorbirci, di portarci sul suo asfalto.
C'è molta cura, una legione di giardinieri tiene perfettamente in ordine i prati, le aiuole, le stradine. Oltre quattromila soldati, morti nella seconda guerra mondiale per sconfiggere nazisti e fascisti, sono sepolti in questo posto.
Non una tomba spicca sulle altre. Tutte rigorosamente uguali, distinte solo dal simbolo della religione di appartenenza.
Ricordo bene il desiderio che avevo di visitare un cimitero di guerra quando sono stato in Normandia, penso che ognuno dovrebbe vederne uno. E ringraziare, senza farsi fregare dall'ideologia, pensando che il grazie va a quei ragazzi là. Senza aggiungere altro.





lunedì 29 giugno 2015

IL BAR CON LE SEDIE BIANCHE






Ricordo le sedie bianche del bar che volarono, al rigore di Cabrini. La corsa e l'urlo di Tardelli, una di quelle scene che mi si sono depositate laggiù in fondo, così in fondo che manco so dov'è. Ma so che ogni volta che li rivedo, quella corsa e quell'urlo, mi vengono i brividi. 
Ricordo poi la corsa sullo sterrato verso casa di nostra cugina, poco lontano dal bar, per andare a chiamare mio padre ed andare a fare festa in città. Finì con un bagno in una fontana di Perugia. Era la sera dell'11 luglio 1982, l'Italia diventava campione del mondo di calcio, io avevo quindici anni.
Sono tornato a cercarlo, quel bar. Quasi trentatre anni dopo. L'ho trovato, è ancora lì. Mi ricordavo solo il nome del quartiere di Perugia, Madonna Alta. Mi sono fermato ad un distributore a chiedere, ma non sapevo cosa dovevo chiedere. Mentre parlavo con quel signore mi è venuto in mente che vicino c'era una fabbrica di dolci. Me ne ricordo ancora il gusto. E' stata la dritta decisiva, il signore gentile mi ha indicato la strada. La fabbrica di dolci oggi non c'è più. I condomini più o meno alti che occupano quasi tutto lo spazio davanti al bar non c'erano allora. 
E' stato emozionante ritrovare quel bar. Il basamento, la tettoia sotto cui guardammo la partita, sono gli stessi.
Ma non tutto è magia, sono entrato ed ho spiegato cosa ci facevo lì, diciamo che i due non si sono strappati i capelli dall'emozione, uno impegnato a prendere scommesse e l'altra a guardare imbambolata una tv locale che parlava di scandali romani. Solo una Signora un po' stramba mi guardava (con complicità?), quasi avesse colto la mia situazione. Probabilmente perchè, in quanto stramba, era l'unica in grado di cogliere l'invisibile agli occhi. Comunque, mi sono seduto ed ho assaporato un po' l'emozione. 
E poi è iniziata la parte solitaria del mio piccolo viaggio centritaliano, dopo i due giorni con la mia fidanzata ritrovata; dopo quasi nove anni di paternità e maternità.

sabato 25 aprile 2015

#ILCORAGGIODI

Il coraggio di mio nonno Agostino, che per mesi nascose alcuni ebrei nel reparto pensionato dell'ospedale di cui era direttore.
W il 25 Aprile!