sabato 6 ottobre 2007

BIOGRAFIA SEMIUFFICIALE DI UN AMBASCIATORE

La versione ufficiale dice che sia nato in una gelida e ventosa mattina di gennaio, all’interno di una yurta (tipica abitazione del suo paese), nella periferia di Ulan Bator. Si era allora in piena epoca di guerra fredda, ed il suo paese subiva l’influenza dei due grandi vicini rossi, l’Unione Sovietica e la Cina. Si narra che sia cresciuto a latte di cammella nella steppa, inseguendo yak nei grandi spazi sotto il cielo asiatico.

Giovannisimo, sarebbe stato indirizzato agli studi diplomatici, iniziando la sua carriera in Groenlandia come console, per poi esercitare le sue funzioni in Marocco ed alle isole Tonga, dove apprese la sacra arte del Rugby. Avrebbe trascorso poi un periodo di intensa formazione spionistico militare presso il KGB e la CIA, dove avrebbe appreso due aspetti fondamentali che lo caratterizzano oggi:

- il suo tipico linguaggio in codice criptico, di cui alcune parole restano ad oggi incomprensibili (nessuno ha mai decifrato il significato di “Lobl”, ad esempio)

- l’arte della recitazione, suo autentico brodo primordiale, che lo ha impregnato al punto che oggi lui stesso non distingue la recitazione sul palco dalla vita reale; suo più grande successo resta “Il mutante dell’Ogliastra”, interamente girato sul sacro suolo sardo.

Rientrato in patria, avrebbe trascorso mesi e mesi in meditazione nel deserto dei gobi, completamente nudo, difendendosi dai grandi sbalzi di temperatura avvolgendosi, a mo di coperta, nel ******************, come noto a tutti, raggiunge ***************.

Uscito dal duro periodo nel desetro dei gobi, si diede per alcuni anni all’alcol, uscendone fortunatamente senza gravi danni e convertendosi alla più assoluta astinenza, come sanno tutti quello che lo conoscono ed hanno provato a farlo bere, così “per vedere di nascosto l’effetto che fa”.

Promosso finalmente ambasciatore, da alcuni anni è stato trasferito nelle nostre contrade, dove è conosciuto da grandi e piccini. Senza dimenticare la sua formazione spionistica, si è recentemente infiltrato presso il CIAO di Torre Pellice, presso il quale ha avuto inizialmente qualche problema di adattamento, rischiando di essere smascherato. Celebre l’episodio di insofferenza che lo portò a definire i suoi soci “Cifosi!”, e che gli costò l’espulsione temporanea dal pulmino che ogni mattina raccoglie i boys avviati alla dura giornata produttiva presso la struttura di valle.

Non potendo rimanere lontano dal palco, almeno una sera all’anno recita sotto le mentite spoglie di un tontolino nello spettacolo al teatro del forte di Torre Pellice, acclamato ogni volta come la stella della serata.

Giovanissimo, nella steppa.


Ai tempi dell'addestramento CIA


A Tonga


Il Mutante dell'Ogliastra


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